Migliori pratiche e strategie per l'alimentazione dei bovini da latte in condizioni di stress da caldo

Durante i periodi estivi in cui le temperature si alzano, è fondamentale implementare strategie efficaci di gestione della razione alimentare per garantire che le vacche da latte ricevano la nutrizione di cui hanno bisogno per garantire le loro performance produttive. Lo stress da caldo può avere un impatto significativo sui bovini da latte, portando a una diminuzione dell'assunzione di mangime, ad una ridotta produzione di latte e ad implicazioni per il benessere. Questa pagina esplora strategie pratiche e comprovate di gestione dei mangimi che possono aiutare a mitigare gli effetti negativi dello stress da caldo sui bovini da latte.

Adattare i tempi di alimentazione

Durante i periodi di stress da caldo, è meglio somministrare l’alimento due volte al giorno. L'alimentazione al mattino presto e nel tardo pomeriggio può aiutare a ridurre il carico termico della vacca. La digestione, che raggiunge il picco circa tre ore dopo il consumo di alimento, produrrà calore. Adattando il programma di alimentazione, il picco di carico termico della fermentazione si verificherà prima al mattino e più tardi nel pomeriggio o alla sera, quando le temperature sono più basse rispetto alle ore centrali del giorno.

Avvicinamenti frequenti dell’unifeed

La razione alimentare può riscaldarsi rapidamente e diventare poco appetibile o deteriorarsi più velocemente quando fa caldo. Spingere regolarmente la razione aiuta a mantenerla fresca più a lungo. Cerca di avvicinare la razione con una frequenza maggiore, almeno 4-6 volte al giorno durante i periodi di stress da calore. Questa frequenza garantisce che l’alimento rimanga appetibile e facilmente accessibile, il che ne incoraggia un'assunzione costante.

Aumento della concentrazione energetica della dieta

Una strategia chiave per affrontare lo stress da caldo nei bovini da latte è l'adeguamento della razione per aumentare la densità energetica. Un approccio consiste nel ridurre la percentuale di foraggio grezzo nella dieta e incorporare più mangimi composti o concentrati. Aumentare il contenuto energetico della dieta può aiutare a compensare la diminuzione dell'assunzione di sostanza secca (DMI) che spesso si verifica durante la stagione calda. Aumentare il contenuto di energia gluconeogenica della dieta a oltre 185 grammi per chilogrammo di SS può essere utile. Questo aggiustamento mira a ridurre la produzione di calore derivante dalla fermentazione della fibra nel rumine.

È importante notare che la riduzione della quantità di fibra nella dieta può portare a un aumento della fermentazione proteica, che a sua volta può aumentare nuovamente la produzione di calore. Inoltre, l'alimentazione con più concentrati può avere effetti negativi sul pH del rumine, con un potenziale impatto sulla salute dell'apparato digerente della vacca. È essenziale trovare il giusto equilibrio nell'adattare la dieta per garantire livelli di energia ottimali senza compromettere la salute generale del rumine.

Mantenere la freschezza della razione

Quando il mangime rimane in mangiatoia per lunghi periodi, può perdere la sua freschezza e diventare meno appetibile. Fornire alimento fresco più frequentemente garantirà la presenza di una razione più appetibile, nutriente e priva di deterioramento, incoraggiandone così un'assunzione costante. Adottare misure proattive per evitare che l’unifeed si riscaldi e si deteriori in mangiatoia a causa della crescita microbica. Si consiglia di aggiungere sostanze che inibiscano la crescita di muffe, lieviti e batteri anaerobi. In questo modo, puoi mantenere la freschezza e la qualità del mangime, assicurandoti che le tue vacche ricevano la nutrizione di cui hanno bisogno senza effetti negativi.

Inoltre, è importante essere consapevoli del fatto che i lieviti che consumano la sostanza secca della razione producono livelli elevati di CO2. Le vacche sono sensibili a questi cambiamenti e possono rilevare la CO2, il che può renderle riluttanti a mangiare. Questa riluttanza può ridurre ulteriormente il DMI, portando a potenziali diminuzioni della produzione di latte e della salute generale.

Inumidire leggermente il mangime secco dei vitelli

Per i vitelli, la secchezza delle fauci può avere un impatto negativo sull'appetito. Il muesli per vitelli, il mangime concentrato e la paglia possono essere leggermente inumiditi per facilitare la masticazione e la deglutizione. Assicurati di smaltire presto i residui di alimento presenti in mangiatoia avanzato in modo che non si deteriori.

 

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